lunedì 14 gennaio 2013

La Fantascienza è meno!

Meno!

Meno brutta della Realtà.
E' incredibile pensare, che quella che viene ricostruita, basandosi su veri aspetti della vita umana, prendendo come spunto gli scenari (dietro agli individui) che normalmente contornano il nostro vivere quotidiano, e che poi, per un ovvio motivo di natura letteraria, viene tramutato in una 'realtà' dagli aspetti più grevi e distorti (inserendo variazioni di vario genere), sia in verità, sempre inferiore, dal punto di vista dell'impatto emotivo, di quanto la stessa Realtà, non riesca a generare.

Mentre quest'ultima sembra essere sempre peggiore, rispetto a quella che, se pur basata su fatti veri che circondano il nostro vivere, sono visione dell'immaginario, ricreati con scenari  ...

(bozza)

... cose che la realtà sta sputando fuori, e che sono state nell'immaginario fantascientifico:

 La torre BURJ KHALIFA che io personalmente considero, come 'La Prima' delle torri di un futuristico (e anche futuro in senso di prossimo) agglomerato urbano dal sapore Cyberpunk.



 Un MURO di SABBIA in stile TEMPESTA MARZIANA 
altri punti di vista.


   Quello che vedete, non è nebbia.
E' INQUINAMENTO


... prosegue

(da bozza)

mercoledì 7 dicembre 2011

Philip K. Dick

Inserisco questo post come appunto:

Philip K. Dick...
Mi chiedevo se davvero tutto quanto si sia detto su questo autore, sia la verità:
E' davvero un autore particolare?
I suoi romanzi, valgono davvero dal punto di vista letterario?
Sarebbe comunque divenuto famoso (tra i lettori del genere) , se non fosse stato
per la trasposizione delle sue opere, in film?

E poi mi chiedevo se tutto questo non mi avesse condizionato...

Fatto sta, che ad ogni lettura di una sua opera, resto comunque in qualche modo,
affascinato, se non addirittura: coinvolto!

Si! Coinvolto. Poichè ho preso il vizio, di prendermi più tempo nella lettura, per
assaporare (e immaginare, anche se ciò avviene spontaneamente) il testo (il racconto,
per dire meglio: inteso come "cosa che viene raccontata")... (continua)

martedì 31 agosto 2010

Vacanze finite... tutti a lavoro (o quasi)

In questi giorni riflettevo sui pensieri della gente, per quanto riguarda le vacanze.
Mi piaceva ascoltare i vari commenti sulle vacanze appena passate (ma non ancora per tutti).
Mi facevano ridere dei commenti sul tempo speso (ed il denaro speso), chi in un modo, chi in un altro, ma soprattutto, le considerazioni di chi, pur avendo passato una buona estate, non faceva che lamentarsi.
Personalmente la mia non è stata una vacanza da mettere negli annali, ma ad ogni modo è sempre stata una esperienza (all'estero).

Prelevato dagli appunti:
"...Proprio oggi, mi sono trovato a discutere di come sia stata e di cosa mi abbia lasciato.
Così, mi sono proposto di fare lo stesso con le persone che mi ritrovo a tiro, per confrontare le loro considerazioni con i mie pensieri !!
...
Mi sono reso conto che esiste un malcontento generale. Si, lo so che dopo le vacanze, ci vuole un poco per riprendersi, ma non ricordo che negli anni passati, si sia verificato un così forte desiderio di lasciare il lavoro (magari per ritornare in vacanza, ma) in modo definitivo.
...
Negozi che chiudono, e pochi ne riaprono, ma alle vacanze non rinuncia nessuno (e forse, è anche giusto che sia così)."

Ad ogni modo, stupide considerazioni a parte, c'è chi del suo tempo ne fà tutt'altro, e questo ci tenevo a metterlo nel post:

http://www.youtube.com/watch?v=F8sY0kNPZZw&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=v8C_w3ipMwY&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=-BE9m-RK4ks&feature=related

Sono davvero grandi. La prima è Starlight, ma non ricordo di chi, mentre la seconda è
Don't Stop Believing - Journey (bellissima canzone!), l'ultima è
You Rock My World - Micael Jackson (il grande Jeko)

sabato 31 luglio 2010

L'artefice e l'artefatto

Quante parole si potrebbero esprimere per il discorso che segue... ma io mi limiterò ad alcune osservazioni e a qualche immagine mentale, che ne deriva.

Partendo da un contesto religioso, difficilmente si potrebbe capire, che l'oggetto che mette tutto in discussione sia un "frullatore"!
In effetti la parola "frullatore", è quella che viene utilizzata in modo dispregiativo, per descrivere un oggetto elettro-meccanico semi senziente (ovvero: un ROBOT!).

Se avete visto il film o letto il libro, omonimo, di Isaac Asimov - Io, Robot, allora già ne potreste avere una idea (anche se la versione cinematografica, lo rende più moderno, ma punta solo su un aspetto della storia). Il punto è tutto nel titolo: IO... ROBOT (che io trovo interessante e straordinario, perchè in due parole, l'autore è riuscito a sintetizzare un concetto ed uno stato d'animo: la conoscena di SE e della propria esistenza".

Quello che da sempre, esiste nella mente dell'uomo, è il concetto della propria esistenza; ci si chiede il perchè, della propria esistenza. Tanto da giungere alla conclusione (/realizzazione), che entità superiori, ne siano gli artefici. Così, si giunge al: "A sua immagine e somiglianza".
Non è questo che sappiamo? e che bene o male si riscontra nelle religioni? e cioè che un Creatore (Artefice), abbia realizzato (per scopi reconditi) un essere che nell'evolversi, sia uno specchio di se (Artefatto/Essere/Uomo)?

Cosa accadrebbe se il ruolo di Artefice, fosse assegnato all'Uomo?...
Bhe! in realtà, non è difficile dirlo: è quello che già da tempo ci stiamo indirizzando a fare!
La creazione di Robot, partiti da piccoli circuiti elettrico-meccanico (stadio primordiale), si è spinta nel tempo verso la produzione di sistemi molto articolati e complessi (evoluzione), partendo da semplici braccia meccaniche (Robot-Harms) fino a veri e propri Umanoidi, in grado di replicare movimenti e gestualità, per poi giungere ad una vera e propria simulazione, della struttura e addirittura dell'espressività umana.
Si pensi a quanti "optional" si è riusciti ad emulare: dagli occhi artificiali, ai sensori tattili, agli stabilizzatori di orientamento e addirittura, ai tessuti sintetici!

Insomma: la creatura che l'Uomo è spinto a creare (spinto da cosa, non è ben chiaro... e quì torniamo allo scopo recondito, che aprirebbe un altro dibattito, dove il Creatore crea il Creatore e così via), rientra nei parametri di quello che tentiamo di spiegarci da millenni, ma in modi molto differenti nei vari periodi di tempo: cosa ci spinge alla Vita; Perchè esistiamo?

Ma in tutto questo, non trovate che in fondo le cose si ripetino? Il Robot che ora stiamo creando... no è forse sempre di più fatto "A Nostra Immagine e Somiglianza"?


Questo tema è ripreso varie volte, e in forme apparentemente diverse in vari film e libri di fantascienza. Di questi, tanti meriterebbero, senza dubbio, delle citazioni, ma io ne voglio riportare uno in particolare (oltre ad Asimov):
Il tema è molto presente nei racconti di Phillip K. Dick (scrittore visionario, promotore di un vasto mondo fantascientifico, ripreso da molti altri scrittori e registi cinematografici).
Ed anche in un film, che non sembra averci a che fare, ma che in realtà è una vera e propria metafora dei concetti religiosi e cioè: Matrix - dei fratelli Wachowski.

Vi lascio un indirizzo web (dal quale ho ricavato il titolo), dove è presente un bell'articolo sul legame che c'è tra il film e l'autore:

http://www.whatisthematrix.it/article42.html

domenica 25 luglio 2010

L'habitat del Logo!

Semplicemente questo:

http://www.wallout.com/new_meaningful_life_famous_logos

e non perdetevi questo: Miglior Corto del 2010

LOGORAMA...semplicemente geniale!!!

http://www.youtube.com/watch?v=4L_k0Qaj7OU

...Segue post...

Per aggiungere qualcosa a quello che ho già detto nel post precedente:

Sapevo di un proggetto della Microsoft che avrebbe rivoluzionato il mondo dei videogiochi (ma sicuramente, non solo quello. Credo occorra dare credito alla Microsoft, per aver rivoluzionato il mondo, sotto molti punti di vista), nome in codice: il Project Natal!

E' da poco tempo che hanno ufficializzato l'uscita (si lo so che già see parla da mesi, ma non avevo seguito più l'argomento; oggi me ne hanno riparlato e fatto vedere qualche video, e ho deciso di riportarlo).
Il nome ufficiale è: Kinect!
Si tratta di un nuovo tipo di controller che, grazie al movimento del corpo, o al riconoscimento vocale, consente di gestire la nuova consolle Xbox 360. Cercate anche voi alcuni video che ne parlano, ne rimarrete esterefatti.

Io credo che sia una esperienza di gioco (ma soprattutto di senso tecnologico, altamente futuristico e) sensazionale!

venerdì 23 luglio 2010

Fantascienza: una pura realtà

Oggi ho ascoltato un dibattito per radio, che era tutto incentrato sull'utilizzo di nuove tecnologie.
Man mano che ascoltavo, mi si presentavano alla vista delle "allucinazioni"...
un momento, ora spiego:

Si parlava di tecnologie impiegate nell'ambito della produzione di materiali poliplastici (in realtà il termine era materiale in lega polimerica), utilizzata insieme ai tessuti, o alle vernici.
Ho approfondito, è ho scoperto che tali materiali consentono la produzione di una vernice, antiossidante e repellente alle sostanze presenti nell'atmosfera, come gas o sostanze grasse.

Successivamente mi è stato fatto leggere di un circuito auricolare sottocutaneo...

Mi chiedevo: ma questo è Demolition Man, oppure Nathan Never (conoscete?)

In effetti, mi venivano a mente tante cose, come il frigorifero che ti dice quante cose hai e quante te ne mancano; oppure quel mini auricolare bluethoot; o ancora il foglio digitale (elettronico ovviamente). Bhe! fino a che punto oggi possiamo ancora proiettarci nella fantascienza, senza pensare che in realtà siamo in un futuro, nel quale sembra tutto possibile?

I tre esempi che ho riportato sopra, sono presenti in film o fumetti, tipo Il Sesto Giorno, oppure Nathan Never come già ho citato, o in altri fumetti di tipo Cyberpunk.

Quali frontiere stiamo varcando? E verso cosa ci spingiamo.... se è questo il nostro cammino, e già ne conosciamo i limiti, cosa ci spinge a proseguire: una follia collettiva o un ardente desiderio di una nuova coscienza?